Le 7 regole della UX applicate ai Report

Le 7 regole della UX applicate ai Report

Ci sono poche cose che contano nel tuo report: che ci siano dati affidabili e che siano capibili per la tua audience. Altrimenti è tutto inutile!

Mentre crei una dashboard devi considerare anche l’User Experience (UX). Sarà più facile per il pubblico capire i dati dal tuo punto di vista. Ricordati, creare una dashboard complessa con una moltitudine di dati non servirà mai a niente perché nessuno l’aprirà mai.

Ecco le 7 regole della UX applicate ai report che devi avere sempre con te.

REGOLA 1

Disponi nel modo giusto i tuoi grafici

Il modo in cui disponi i grafici nel tuo report è fondamentale. Le persone nel momento in cui leggono un report adottano un pattern di lettura particolare: quello a Z.

Quindi, il titolo e il calendario devono essere in alto rispettivamente a sinistra e a destra. Subito dopo posiziona i grafici e i dati che sono più importanti per te, per sottolineare l’importanza.

REGOLA 2

Non cambiare troppo spesso layout nei tuoi report

Altrimenti la tua audience non entrerà mai in “confidenza” con il tuo stile, e ad un certo punto non aprirà più i tuoi report. Quindi, mantieni sempre dei punti fermi:

  • Il calendario sempre in alto a destra;
  • Il logo della tua azienda (nel caso ce ne fosse bisogno) in alto a sinistra;
  • I filtri del report sempre in alto se si riferiscono a tutto il report.

Oltre al titolo potresti mettere un piccolo testo che descriva quello che la tua audience vedrà in quella pagina. Sii sintetico e vai dritto al punto, non più di tre righe.

REGOLA 3

Utilizza i colori

Per sottolineare un trend in salita utilizza il verde, mentre usa il rosso per i trend in discesa.

Attenzione però! Stiamo creando un report non partecipando al carnevale di Rio, i colori vanno bene ma non esagerare.

REGOLA 4

Raggruppa i dati simili tra loro

L’essere umano, per natura, percepisce meglio le informazioni se organizzate in modelli; questo è un grande aiuto per la strutturazione del tuo report: tutti i dati simili mettili vicini tra di loro e lascia un po’ di spazio tra un’area e un’altra. La comprensione del tuo report sarà immediatamente più semplice, aiutati con dei titoli per differenziare le diverse aree del tuo report. All’interno delle singole aree organizza i dati con una gerarchia visuale: la cosa più grande è più importante di quella più piccola. Metti in risalto dell’area e la metrica più importante per poi passare a quelle minori.

REGOLA 5

Poche cose e chiare

In media le persone tengono in mente 7 elementi, è inutile darne troppi di più!

Suddividi in pagine il tuo report, ogni pagina una tematica distinta così da alleggerire il carico cognitivo che la tua audience dovrà affrontare pagina dopo pagina.

REGOLA 6

Primo e ultimo

La tua audience ricorderà maggiormente il primo elemento che vedrà e l’ultimo. Il tuo report dovrebbe essere strutturato per concludersi con dati e KPI nelle prime pagine o nelle ultime. Ad esempio, con una struttura ad imbuto puoi iniziare con i dati più macro per poi passare, pagina dopo pagina, a dati sempre più specifici.

REGOLA 7

Troppe scelte fanno male al business

Il tempo che impieghiamo a prendere una decisione è inversamente proporzionale al numero e alla complessità delle possibili scelte. Per questo motivo il tuo report deve dare una vista concisa e sommaria, non sommergere la tua povera audience nei dati. Sii selettivo e non farti impietosire dalle vanity metrics1, non abbiamo bisogno di loro.

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1 sono metriche che sembrano spettacolari in superficie ma non si traducono necessariamente in risultati aziendali significativi. Gli esempi includono il numero di follower sui social media o il numero di visualizzazioni su un video promozionale.

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